Eccomi
Sono nata a Roma una trentina di anni fa e negli ultimi cinque ho vissuto nell’isola più incredibile del pianeta, Manhattan. Il quartiere di Harlem, dove sono finita per caso durante il mio primo viaggio a New York, è diventato “casa”, e non lo cambierei con nessun West Village or UES.
La varietà umana di cui faccio esperienza ogni giorno, semplicemente uscendo dal portone, mi elettrizza, mi obbliga a mantenere la mia curiosità verso il mondo sempre accesa. Amo scendere sotto casa e entrare in una bodegas domenicana dove compro platani o dolci tipici zuccheratissimi come tres leches e mi ritrovo a ballare bachata mentre pago al commesso. Invece tra l’angolo della 144th Street con Broadway, il Deli è gestito da ragazzi dello Yemen. Ogni volta che entro nel piccolo alimentari la musica araba mi trasporta fino al Middle East. Amo questo Deli aperto h24, posso ordinare cibo anche alle 4 di mattina se ho fame. In una decina di minuti mi consegnano a casa un Double Cheeseburger con patatine fritte.
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Ecco il mio primo blog (bilingue ed un giorno forse trilingue, perchè sono l’inglese, l’italiano e lo spagnolo che mi ritrovo a parlare ogni giorno a seconda dei contesti, degli interlocutori, ed anche dello stato d’animo) nasce dalla voglia di raccontare indubbiamente New York City, ma non solo. ON THE ROAD si è sempre. Anche quando non si è in viaggio, si sta andando da qualche parte. E si è esposti inevitabilmente alla vita, agli incontri, agli imprevisti, alle cadute, alla “benzina” che finisce lasciandoci ancora volta a piedi, On the Road comunque.
Le due versioni del blog non sono mere traduzioni l’una dell’altra, ma luoghi linguistici differenti dove il processo di scrittura può prendere pieghe impreviste. Questo è vero soprattutto per il settore “italiano”, dove la lingua capitatami per nascita mi permette una maggiore libertà espressiva, ed i sentieri narrativi saranno di conseguenza rischiosamente più selvaggi.